Oktawia: l’ibrido moderno alla conquista dei birrai
Pur essendo una cultivar di origine polacca, Oktavia è un concentrato di genetiche diverse, in quanto deriva da un ibrido di Brewers Gold x Northern Brewer a sua volta riprodotto con una pianta maschile di origine jugoslava dalle caratteristiche di particolare resistenza alle avversità. Anche se dal momento della sua costituzione, risalente all’inizio degli anni ’90, la messa in coltura è risultata limitata, l’interesse da parte dei birrai è cresciuto a partire dal 2015, riscuotendo il successo in birrifici sparsi in tutto il mondo come Final Gravity in Kalamazoo (MI, USA), Wensky Beer in Brasile, Grodzisk e Szałpiw in Polonia. Il segreto del successo? Si tratta di una varietà ricca in aroma, che ricordano il lime, il melone e l’uva bianca.
L’interesse sempre crescente, anche se ancora limitato, fa presagire un buon sviluppo di diffusione per questa varietà.
Ecco alcuni dati chimici sulla composizione degli strobili maturi:
- alpha acids: 6,9-9,3%
- beta acid: 3,8%
- cohumulone: 2,6%
- total oil: 1,6 ml / 100 g
- myrcene: 50,8%
- humulene: 10,3%
- caryophylene: 5,7%
- limonene (lime, citrus): 26 µl / 100 g
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